Vi siete mai chiesti come le bovine percepiscono l’ambiente che le circonda?
Come noi, anche loro usano la vista come organo di senso maggiormente utilizzato per muoversi nell’habitat che le circonda. La percezione sensoriale visiva è dunque il mezzo principale con cui le bovine riconoscono i consimili, ma è anche lo strumento tramite il quale valutano un pericolo. Comprendere come vedono i bovini può essere utile all’allevatore per capire come gli animali percepiscono i suoi movimenti e avvicinarsi in modo sicuro limitandone i potenziali rischi.
I bovini, essendo in natura animali predati, hanno una vista principalmente monoculare laterale che comprende un campo visivo di 330°, di conseguenza il modo più sicuro per avvicinarsi è di lato. Inoltre, di fronte a loro vedono solo una piccola area verticale di circa 60° a differenza dei nostri 140°. Questo implica che non sono in grado di valutare bene distanza e profondità, e dunque la percezione di un ostacolo. Ad esempio, un corridoio che termina con una svolta ad angolo retto, potrebbe sembrare alla bovina una direzione senza via di fuga. Lasciate dunque il tempo alla bovina per valutare la situazione e procedere nuovamente.
Anche la percezione del movimento dinamico è distorta. Questa caratteristica potrebbe spiegare la paura dell’animale di fronte a movimenti rapidi e perciò la necessità per l’allevatore di muoversi con movimenti lenti e frequenti. Molti studi dimostrano infatti l’esistenza di correlazione tra velocità dei movimenti umani e l’agitazione del bovino durante diverse fasi produttive come la mungitura. In altre parole: più l’uomo si agita quando movimenta i bovini, più questi appaiono nervosi.
Molti studi e prove dimostrano che gli animali possono essere spostati più facilmente utilizzando il punto di equilibrio. Come riportato nella figura, il punto di equilibrio è una zona all’interno del campo visivo dell’animale che permette all’operatore di far avanzare, indietreggiare o fermare l’animale a seconda della distanza dallo stesso. Un altro aspetto che l’allevatore deve tenere in considerazione quando movimenta gli animali è che il passaggio da zone illuminate a zone in ombra richiede un periodo di regolazione di alcuni minuti. Il fenomeno inverso è più veloce: i bovini sono attratti dalla luce se questa non è eccessivamente abbagliante.
Conoscere i modi per comunicare con i bovini sfruttando le loro regole comportamentali e i limiti fisiologici cui sono soggetti, si traduce in una più semplice ed efficace gestione aziendale, migliorando il rapporto uomo-animale e il benessere in allevamento.